Petrolio in Basilicata, l’intervento di Autilio (Idv)

Il consigliere regionale pone l’accento sul mantenimento della qualità ambientale, indicandola come precondizione per lo sfruttamento delle risorse energetiche

“Dare mandato al presidente De Filippo di affrontare energicamente il confronto con il Governo, con l'avallo del Consiglio e con determinati ‘paletti’ così come è emerso dal dibattito in Aula”. E’ quanto ha sostenuto il consigliere regionale di Idv Antonio Autilio sottolineando “la metodica in progress da perseguire, avviando la trattativa del Memorandum, con l’impegno costante del Consiglio al fine di riempire di contenuti specifici i vari campi di applicazione che dovranno essere attuati per verificare l'evoluzione delle soluzioni”.

“Sicuramente il mio incoraggiamento e il mio sostegno a proseguire – ha detto Autilio – non possono prescindere da una precondizione che corrisponde a quello che risulta indicato nel Memorandum sotto gli assi strategici e dal punto 1 che indica gli assi strategici: la prevenzione, tutela dell'ambiente e del territorio e mantenimento della qualità ambientale assunti come precondizione dello sfruttamento delle risorse energetiche e fossili della Basilicata’”.

Secondo il consigliere di Idv “occorre non solo prendere atto che il monitoraggio non è partito e dovrebbe partire, ma bisogna far sì che gli interventi posti in campo siano finalizzati all’obiettivo della massima tutela del territorio. Allora può essere consentito un nuovo piano di azione dell'Eni ed una nuova ipotesi di estrazione che possa anche implementare l'estrazione solo a condizione che venga garantita e preservata la tutela dell'ambiente e della salute. A questo punto dobbiamo mettere in campo tutto quello che è possibile, anche una legge regionale, come avevo già segnalato, che possa in qualche modo modificare i parametri, anche a livello inferiore di quelli nazionali”.

“C'è poi il problema delle infrastrutture – ha aggiunto Autilio – e ne parleremo in progress, però il problema delle infrastrutture non può prescindere da un'altra precondizione che condiziona il mio voto: noi dobbiamo assicurare che l'area della Val d'Agri, da anni in attesa della Brienza – Tito per avere un collegamento più veloce. Un'area nella quale probabilmente ci potrebbe essere uno sviluppo socio-economico molto importante non solo per il distretto energetico, quindi sull'energia alternativa ed altro (che io spero possa andare in porto quanto prima) e che ha necessità di avere collegamenti veloci (non è sufficiente il raddoppio della strada statale, ma è necessario creare un collegamento veloce con il Vallo di Diano). C'è un progetto sul quale ci stiamo spendendo da tempo, ma ovviamente per carenze economiche non ne parliamo, però è un vero vulnus lo sviluppo di quella zona”.

“Un collegamento veloce che – ha detto Autilio – si può realizzare e garantirebbe a quell'area più attenzione, anche con la discussione sulla riattivazione della Sicignano – Lagonegro, che secondo indicazioni potrebbe quanto meno arrivare a Padula e quindi consentire all'area della Val d'Agri di poter beneficiare di questo progetto”.

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