A parere del capogruppo del Partito socialista “le concessioni andrebbero limitate a quelle vigenti” e “grande attenzione andrebbe posta sulle tematiche occupazionali e industriali”
“Per noi il giudizio è sospeso perché siamo solo ad un buon inizio e solo al termine del percorso individuato si potrà esprimere un parere definitivo. Stiamo abbandonando un modello di sviluppo delineato nel passato, un modello di sviluppo indipendente dalle politiche energetiche, che non ha fatto del potenziamento delle infrastrutture e del monitoraggio del territorio punti su cui investire”.
E’ quanto ha affermato in Aula il capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Rocco Vita, sottolineando che “stiamo facendo un'altra scelta più tradizionale, che parte dalle esperienze maturate in Italia e in alcune zone del mondo. Esperienze con le quali vogliamo confrontarci per dare delle risposte a questioni alle quali non siamo riusciti a dare soluzioni nel passato. Mi riferisco all'occupazione, e quindi all'industrializzazione. In questo senso stiamo pensando ad una strategia sinergica da inserire all’interno di un Piano Sud”.
“Oggi – ha affermato il consigliere – ci dovevamo trovare ad un giro di boa, dovevamo vedere cosa è andato bene e cosa non ha funzionato. Così non è, perché ci troviamo dinanzi ad un bivio e dobbiamo cambiare direzione. Da qui la cautela, l'approfondimento, la chiarezza”.
A parere del capogruppo del Psi ci sono ancora incognite da chiarire, “a partire dalle risorse di cui stiamo parlando e alle nuove concessioni. In questo momento, sarei per limitarle definitivamente a quelle vigenti, quanto alla governance regionale, trovo che sia stata assolutamente inefficiente”
Il capogruppo del Psi ha richiamato, poi, l'attenzione sulla questione della disoccupazione giovanile ancora più marcata nell'area delle estrazioni, facendo riferimento alla vertenza Sudelettra, “e questo – ha sottolineato – proprio nel momento in cui ci sono state delle proroghe di commesse e servizi”. “Non va sottovalutato – ha concluso Vita – che nella prima fase dell'intesa abbiamo formato tanti giovani che sono finiti a cercare lavoro altrove o che non hanno trovato un'occupazione stabile".