“In una nota recente il presidente del Cseres, Pietro Simonetti, fa una mini disamina sulla Società Energetica Lucana e sulle risorse energetiche della Basilicata, chiedendosi: ”cosa ha fatto la Società Energetica Lucana fino ad oggi?”, paragonandola ad esperienze di altre regioni d’Italia, con attività di lungo corso, e criticando in sostanza le scelte della Regione Basilicata in materia energetica e la scelta dei vertici della Società Energetica Lucana.
Tralasciando di ricostruire la storia politica del Presidente Simonetti, delle tante poltrone ricoperte, alcune create ad hoc, senza che se ne ricordi nulla di rilevante nella sua azione, si preferisce, invece, evidenziare quanto la Società Energetica Lucana ha fatto e sta facendo nel suo breve percorso dalla costituzione ad oggi”. Lo dichiara in una nota Ignazio Petrone, presidente della Società Energetica Lucana.
La Società Energetica Lucana, avviata nel 2008, dopo una prima fase costituente ed organizzativa, guidata da altro organismo amministrativo, è stata affidata all’attuale consiglio di amministrazione nel maggio 2012.
La Regione ha ritenuto nominare nel CDA, non amministratori e politici di lungo corso o di fine carriera, ma giovani amministratori che hanno maturato esperienza amministrativa e politica in Comuni e Provincie del Materano e del Potentino".
"In solo 15 mesi il CDA, – spiega Petrone – assumendosi la responsabilità civile, contabile e politica della conduzione societaria, ha operato delle scelte chiare e trasparenti, con una piccola struttura tecnico-amministrativa e poche risorse finanziarie a disposizione.
Una azione quotidiana continua e costante, frutto della cultura del fare e non del chiacchierare, testimoniata da due riconoscimenti nazionali di Legambiente e del GSE (Gestore Servizi Elettrici Nazionali) per le migliori buone pratiche in materia di pianificazione energetica in favore del territorio".
"La Società Energetica Lucana, infatti, – ha aggiunto – con le poche risorse messe a disposizione dalla Regione Basilicata derivanti dall’estrazione di gas naturale sul territorio, ha saputo generare risparmi notevoli sui bilanci pubblici e si sta distinguendo a livello nazionale ed europeo per l’egregio lavoro di pianificazione energetica comunale".
"Nell’ambito del Patto dei Sindaci, con il supporto della Società sono stati approvati dai Comuni 15 Piani energetici (PAES), tutti validati dalla Commissione Europea, mentre per altri 18 Comuni è in corso la fase di approvazione. Per altri 14 Comuni è in avvio la fase di redazione".
"In merito all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, la Società Energetica Lucana ha già realizzato 11 impianti fotovoltaici per una potenza di circa 1.894 kwp, per i quali si stimano nel corso dell’anno 2013 ricavi pari a 979.000 euro e 1.379 tonnellate di emissioni di CO2 evitate.
La Società Energetica Lucana – aggiunge Petrone – partecipa ad alcuni progetti di ricerca e di studi con importanti partners regionali e nazionali, nonché sta programmando ulteriori investimenti nelle fonti rinnovabili (mini eolico, cogenerazione e efficientamento energetico".
BAS 05