Politica, Rosa (Pdl): “Un’Italia dei moderati è possibile”

“Amici dell’Udc, del Mpa, dell’Api, del Grande Sud se voi siete forze moderate ed alternative alla sinistra, abbiate il coraggio delle scelte politiche e non dei cartelli elettorali. Costruiamo un’alleanza ampia, forte, concreta”

“‘La politica è l’arte del possibile, la politica vera è anche però la capacità di analizzare il presente e cercare di progettare per il futuro’. Le ultime dichiarazioni dell’on. Pierferdinando Casini, leader nazionale dell’Udc, sono da ascrivere al pragmatismo e alla convinzione di un politico di razza che gli ultimi avvenimenti necessitano di scelte differenti e radicali anche nell’area dei Moderati Italiani. Al bando il politichese, Casini di fatto liquida l’esperienza del Terzo Polo con Udc, Fli, Api e Mpa poiché quel progetto ormai è antiquato e superato, non ha prospettive politiche vere. L’On. Casini in tutte le sue scelte, condivisibili o meno, ha sempre dimostrato coraggio e autonomia di scelte, anche nei periodi dello scontro più duro e serrato con il Pdl, quindi le sue affermazioni fatte di fronte ad una assemblea prestigiosa quale Confcooperative deve far riflettere”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa

“L’elettorato italiano – afferma l’esponente del Pdl – è bipolarista, crede ancora che vi sia necessità di un centrodestra moderno ed un centrosinistra antagonista, il Terzo Polo era ormai solo una finzione politica nelle istituzioni, insomma viveva in Parlamento quale accordo di Leader ma non ha attecchito nel Paese reale. Questo noi del Pdl lo avevamo detto ed affermato da tempo, ora anche Casini lo ha compreso specie dopo questa tornata elettorale. L’Italia ha bisogno di una grande coalizione dei moderati italiani contrapposta alle sinistre e che faccia argine alle derive dell’antipolitica e del populismo che vivono e prosperano grazie alla debolezza di tutti i partiti e permettetemi anche per la proliferazione di sigle e siglette personalistiche. Sono convinto che anche le dichiarazioni del capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri colgano in pieno la nuova prospettiva quando afferma ‘Popolo della libertà, liste civiche ed altri partiti moderati dimostrano che anche in questa tornata elettorale ci sono i numeri per un’affermazione di una coalizione di centro destra alle elezioni politiche. Il superamento da parte di Casini del Terzo Polo può essere un contributo. Confrontiamoci, quindi, senza pregiudizi per far vincere i moderati che sono la maggioranza’. Questo deve far riflettere anche qui in Basilicata ove vi è una situazione anomala di un Terzo Polo che non esiste nella società lucana ma vive nelle istituzioni, cercando però di fare la politica dei due forni ma a vantaggio del centrosinistra lucano e del Governo De Filippo, che tutto è fuorché moderato; al netto di dichiarazioni di forma e di comodo sulla tradizione cattolica-liberale e dell’eredità della Dc, in realtà sono espressione del conservatorismo egemonizzato dalla sinistra. Altro che Ppe; altro che pensiero cristiano-sociale: una nomenclatura basata sul potere che riunisce sinistra radicale, sinistra radical-chic e ex dc amanti delle poltrone”.

A parere del consigliere dell’opposizione “un’Italia dei moderati è possibile così come anche una Basilicata dei moderati si può costruire e si può attuare solo con una coalizione di progresso ma basata sulla buona politica che veda il Popolo della Libertà quale fulcro assieme agli altri partiti moderati. Una coalizione però che non confonda il moderatismo con la pavida politica o l’opportunismo: i moderati devono avere il coraggio delle scelte e della chiarezza. Il che significa essere alternativi al Pd e ai loro alleati radicali, populisti e illiberali. Il Pdl lucano ha questa chiarezza e lo dimostra nei fatti ed è pronto a un confronto leale con tutti coloro che credono realmente in una Basilicata migliore. Il Pdl Lucano – si domanda Rosa è antitetico al Partito Democratico di De Filippo e al Partito Regione della Basilicata e agli altri cosiddetti moderati?
Gia poche settimane fa, ben prima delle dichiarazioni di Casini avevo lanciato un appello per un confronto con l’Udc, di ritornare alle sue origini politiche quando sin dal 1994 con il Ccd si schierò nel centrodestra contro i progressisti, e in Basilicata sono caduti nelle lusinghe del potere da poco con le provinciali del 2009. Così anche per le forze del mai nato Terzo Polo, un dialogo ed un confronto politico alla luce dei nuovi accadimenti dovrebbe essere affrontato con il Pdl, che certo ha anche le sue colpe e ha fatto i suoi errori, ma che rimane l’alleato naturale e anche il maggior partito dei moderati italiani. Dall’Udc Lucano non vi è stato un solo cenno di risposta, forse troppo presi nelle discussioni delle sale del potere per come continuare a dare sostegno a De Filippo nell’amministrare la Basilicata. Se a Roma vi è l’autonomia di Casini, a Potenza vi è il collateralismo di Mancusi e Sacco. Solo una voce isolata si è sentita, quella dello stimato e rispettabile consigliere regionale Alessandro Singetta, tra i pochi se non l’unico esponente dei partiti minori che ha sempre avuto il coraggio e l’indipendenza politica di affermare e sostenere le sue ragioni, anche in contrasto con il Partito Regione. Però non condivido Singetta quando invita il Pdl ad andare verso i moderati; del resto il Pdl nel rispetto del pluralismo non vuole che i moderati vadano nel suo alveo; siamo pluralisti e liberali mica cannibali politici. Invece troviamo un percorso comune, che abbia un baricentro comune capace di fare sintesi delle diverse culture politiche”.

“Insomma – dice Rosa – tutti devono fare dei passi in avanti, senza egemonie o velleità di supremazia politica. Ma con un solo scopo: quella di creare un’alternativa politica al Pd di Basilicata e agli interessi consolidati che rappresenta e difende da oltre 15 anni.
I moderati ci sono, sono i nostri elettori e i tanti cittadini ormai stufi di questo pessimo Governo lucano, sono quei tanti lucani che vivono le loro difficoltà quotidiane, combattono contro una povertà che sempre più avanza, vedono i loro figli partire perché il lavoro non c’è se non per il nepotismo delle Nomenklature. Sono tutti quei lucani sfiduciati che aspettano però una Alternativa credibile, compatta e permettetemi anche combattiva che voglia realmente mandare in opposizione l’oligarchia delle sinistre. Quindi – conclude Rosa – amici dell'Udc, del Mpa, dell’Api, del Grande Sud se voi siete forze moderate ed alternative alla sinistra, abbiate il coraggio delle scelte politiche e non dei cartelli elettorali. Costruiamo una alleanza ampia, forte, concreta facendo anche tesoro degli errori del passato e marchiamo il distinguo da un centrosinistra sempre più lontano dei cittadini e dalle Comunità. Noi possiamo farlo, loro no: troppo arroccati nell’arroganza del potere e nella corsa alle poltrone”.

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