Si procederà ad un’indagine sul mercato del lavoro in Basilicata 2008-2015 e alla rivisitazione di ruolo e funzioni dell’Organismo
Si è riunito questa mattina in Regione il Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro di Basilicata. Ne fanno parte: la Regione, le due Province, i sindaci delle città capoluogo, due sindaci in rappresentanza di tutti i sindaci della Basilicata, le ex Comunità montane, il direttore dell’Ufficio regionale del Lavoro, il direttore regionale dell’Inps in rappresentanza del Ministero. Nel corso dell'incontro è stata approvata una ‘indagine sul mercato del lavoro in Basilicata 2008-2015’ con cui si intende avviare uno studio conoscitivo ‘a tutto campo’ sulla situazione occupazionale, ‘di lungo periodo’, volto ad individuare le cause del fenomeno della disoccupazione e le criticità del territorio.
Il Comitato di coordinamento intende offrire la rilevazione del ‘polso’ delle situazioni ‘reali’ raccogliendo le ‘voci dal vivo’ da parte di tutti i soggetti pubblici e privati che, sia dal versante della domanda sia dell’offerta, si confrontano nelle dinamiche del mondo del lavoro. Uno strumento di conoscenza necessario ad un’efficace azione di monitoraggio e di valutazione dei dati sullo stato complessivo dell’occupazione che rappresenta il punto di partenza obbligato nel quadro complessivo di competenze che si andrà delineando. Quanto messo in campo dal Comitato dovrà, poi, necessariamente sincronizzarsi con l’Osservatorio regionale del lavoro che sarà avviato a breve.
Allo stesso tempo il progetto di ricerca, analisi e proposta è finalizzato a contribuire alla riaffermazione del ruolo di ‘sintesi’ del Comitato, di ‘raccordo’ tra i soggetti territorialmente competenti. Sarà uno strumento funzionale alla riassunzione e riconferma delle responsabilità del Comitato, alla luce del passaggio tra vecchio e nuovo ordinamento in materia. Tale azione si pone nell’ambito della rivisitazione di missione, ruolo e funzioni attestate al Comitato ed è finalizzata ad arginare il rischio di ‘inazione’ del Comitato stesso, in attesa che prenda corpo il nuovo assetto delle politiche nazionali e comunitarie in materia di lavoro e formazione.
Quello della maggiore consistenza operativa e del rilancio del Comitato è stato, infatti, il tema posto al centro della riunione odierna. Le azioni di rilancio dovranno passare attraverso modifiche alla norma istitutiva del Comitato, risalente al 1998, e tener conto dei diversi fattori che interverranno a delineare nuovi scenari e rapporti. Tra questi: il jobs act e la prevista Agenzia nazionale del lavoro; le politiche attive di ricerca occupazionale sempre più centrali all’interno del nuovo riparto di competenze istituzionali e del ciclo di programmazione Po Fesr e Po Fse 2014-2020; la capacità operativa che sarà riconosciuta all’Osservatorio regionale del lavoro. E’ emersa la necessità di ragionare ‘in parallelo’ per impostare un’interazione forte tra il Comitato, Osservatorio e Dipartimento. Rimarcata, inoltre, la priorità delle politiche di alternanza scuola-lavoro e la centralità della formazione tecnico-professionale.
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