Sono proseguiti anche oggi i lavori del 1° congresso dei Geologi di Basilicata sui temi della “Ricerca, Sviluppo ed Utilizzo delle Fonti Fossili: il ruolo del Geologo”.
"Nella sede del Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri–Lagonegrese – spiega l'ufficio stampa che cura la comunicazione del''evento – si è discusso della compatibilità dell’estrazione petrolifera con il patrimonio geologico-ambientale dell’Appennino Lucano. Sono intervenuti Mario Bentivenga, del Dipartimento di Scienze dell’Unibas, per il quale “è necessario considerare i geositi come un patrimonio alla stregua del patrimonio culturale, poichè questi sono altrettanto ricchi di diversità e tipicità legate al territorio”. Salvatore Lambiase, dirigente dell’Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata, ha posto l’attenzione sulla necessità di tutelare il territorio poichè rappresenta una risorsa non rinnovabile. Sulle politiche regionali in tema di monitoraggio, ed in particolare sull’attività dell’Osservatorio Ambientale, si è soffermata Maria Marino. Si è parlato poi dei rischi idrogeologici, e sul tema è intervenuto Antonio Anatrone, segretario generale dell’Autorità di Bacino della Basilicata, per il quale “data la complessità del territorio lucano è necessario facilitare la comunicazione tra professioni. Più il geologo e l’ingegnere si scambieranno informazioni, più otterremo un lavoro migliore a costi minori”. Presenti in sala alcuni amministratori dell’area. In particolare il Sindaco di Marsico Nuovo che è intervenuto rimarcando come sia auspicabile una maggiore trasparenza nei controlli e sui controllori per coadiuvare il lavoro delle amministrazioni a tutela dei cittadini. Al termine dei lavori, i saluti del Presidente del Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese Domenico Totaro, che ha riconosciuto nel congresso un’ottima vetrina per parlare di petrolio e ambiente, “temi in cui la coscienza critica deve rappresentare un punto di forza” e il senatore Viceconte che ha sottolineato il contributo straordinario della Basilicata nel mercato dell’energia poichè rappresenta un’importante piattaforma al centro del mediterraneo. Ultimo saluto riservato a Raffaele Nardone, che ha evidenziato come “l’incontro non era finalizzato ad una presa di posizione sullo sfruttamento delle risorse petrolifere, ma a chiarire il ruolo del geologo nel dibattito tra ricerca, industria e territorio” .
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