“Prendiamo positivamente atto della volontà dell’assessore regionale alla Formazione Rosa Mastrosimone di voler rivedere la posizione assunta riguardo la non istituzione del liceo scientifico presso l’Istituto “Orazio Flacco” di Venosa”.
A comunicarlo l’assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Potenza Rosaria Vicino.
“Un’abolizione, non condivisibile, che – continua l’assessore – a quanto riportato dal comitato cittadino di Venosa, l’assessore regionale avrebbe attribuito ad una non corretta indicazione del numero degli studenti presso il liceo classico di Venosa, dove gli iscritti sono 324 anziché 140 come riportato nelle tabelle del Piano.
Pur prendendo atto dell’errore materiale di battitura/trascrizione che può accadere in un lavoro così complesso (del resto anche il Dipartimento regionale ha dovuto successivamente rettificare le tabelle 6-7-8 e 9 delle linee guida), teniamo a spiegare il perché il dato numerico non può essere alla base della scelta effettuata dalla Regione.
In primo luogo, vogliamo far garbatamente notare che se ci si è accorti dell’errore numerico degli studenti, non se ne comprende la puntuale riproposizione nel piano approvato dalla Giunta regionale pur essendo tali dati riscontrabili nelle linee guida approvate dalla stessa.
E ancora, non si comprende perché il criterio del numero basso degli iscritti (volendo per assurdo prendere per buono anche il dato errato) adottato per l’eliminazione di un nuovo indirizzo è valso solo per l’Istituto di Venosa e non anche, fortunatamente, per Brienza (istituzione dell’ indirizzo “turismo” in aggiunta ad “amministrazione, finanza e marketing”), Picerno (istituzione dell’ indirizzo “informatica e telecomunicazioni” in aggiunta ad “elettrotecnica ed elettronica”), Pescopagano (istituzione dell’ indirizzo “servizi socio-sanitari” in aggiunta a “manutenzione ed assistenza tecnica”), Acerenza (istituzione dell’ indirizzo “socio-sanitari” in aggiunta ad “amministrazione, finanza e marketing”), etc…”.
“Se, invece, come immaginiamo – conclude la Vicino – alla base dell’eliminazione di questi ultimi due indirizzi c’è un’applicazione rigida delle linee guida – definite tali proprie per la natura flessibile di ciò che invece dovrebbe rappresentare una traccia di lavoro – e nella fattispecie della parte riguardante la non duplicazione di indirizzi già esistenti nello stesso ambito territoriale, occorre ribadire che si tratta di un territorio, quello del Vulture-Melfese, caratterizzato da un’elevata popolazione scolastica spalmata su un territorio molto esteso. Pertanto pur ribadendo la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione, che si avrà modo di esplicitare in occasione dell’audizione nella IV commissione regionale del prossimo martedì, si auspica una celere e responsabile approvazione di un piano fondamentale per le scelte formative dei nostri giovani e per una maggiore tranquillità occupazionale del personale scolastico sempre più a rischio “precariato”; anche perché una non approvazione dello stesso vanificherebbe tutta la discussione fatta fin qui”.
BAS 05