Vi aderiscono, tra gli altri, numerosi consiglieri regionali
“Vogliamo ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti e di evitare una politica invasiva. Ma non siamo contro la politica: i partiti esercitano un ruolo importante ed occorre semmai ridare prestigio alla politica”. Lo ha detto il consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd), illustrando in una conferenza stampa le motivazioni che hanno portato in Basilicata alla costituzione di un comitato per il referendum sulle leggi elettorali.
Oltre a Santochirico, hanno aderito al comitato promotore i consiglieri regionali Rocco Vita (Psi), Luigi Scaglione (Pu), Giannino Romaniello (Sel), Alfonso Ernesto Navazio (Ial), Francesco Mollica (Mpa), Roberto Falotico (Plb) Alessandro Singetta (Api) ed Antonio Autilio (Idv) e diverse altre personalità del mondo politico, dell’informazione e dell’associazionismo.
Santochirico ha spiegato che i quesiti referendari proposti da Stefano Passigli e Giovanni Sartori propongono in particolare l’abrogazione delle norme che prevedono le liste bloccate, il premio di maggioranza, le deroghe alla soglia di sbarramento e obbligo di indicazione del candidato premier. Norme che a suo parere hanno modificato l’equilibrio fra i poteri costituzionali, consentendo tra l'altro ad una minoranza di poter ottenere la maggioranza dei seggi parlamentari. E che quindi andrebbero abrogate “per dare più spazio alla partecipazione democratica”.