"Le fughe in avanti non hanno mai portato alcun giovamento in politica come altrove, e non si costruiscono pseudo leader a tavolino magari annunciandoli velatamente tramite fantomatiche pagine facebook o immaginando di nascondere, dietro iniziative apparentemente volte alla condivisione, il tentativo di imporre soluzioni precostituite".
Lo affermano "i renziani promotori del manifesto politico L#open Pd che vogliamo" in relazione alle "concitate iniziative e corse all’organizzazione di convention, incontri, meeting e assemblee da parte di renziani che, proliferando come funghi, improvvisamente annunciano il lancio di un proprio candidato alle primarie per la scelta del candidato Governatore della Regione".
I renziani ricordano che hanno "redatto un manifesto politico, 'l’#openPD che vogliamo' il cui obiettivo, tra gli altri, era proprio quello di unire, fortificare e rendere coesa un’intera area politica sorta attorno alla figura di Matteo Renzi.
Non vi è stato alcun ragionamento allargato e condiviso, per tempo – ricordano i renziani – sull’opportunità di partecipare a queste 'incerte' primarie. Dovremmo tornare a chiedere al Pd con fermezza la celebrazione delle primarie, annunciate, regolamentate ma improvvisamente messe in discussione da presunti e tentati accordi frutto dei soliti artisti della mediazione".
I promotori del manifesto politico L’#openPD che vogliamo "invitano tutti i comitati pro Renzi della Basilicata a ritrovarsi sulla necessità delle primarie, sulle questioni programmatiche e prioritarie per il futuro della nostra regione, e da queste verificare l’esistenza di un eventuale candidato con il quale partecipare alla scelta del candidato alla presidenza della Regione che non può certo essere l’emblema dell’incoerenza e dell’inaffidabilità politica".
bas 07