Il consigliere regionale di Api “La riforma della legge elettorale? Sarebbe indispensabile dapprima modificare le norme per accedere alle candidature e verificare la conoscenze delle nozioni minime”
“In un momento di grande confusione politica – dice Singetta – che richiederebbe scelte consapevoli e responsabili, la trasmissione ‘le Jene’ ha evidenziato gravi carenze, in molti parlamentari italiani, nella conoscenza di concetti base di cui pure le trasmissioni di questi giorni fanno largo uso. Lo ‘spread’ è diventata la nuova parola d’ordine, che ricorre nelle discussioni e nei convegni, eppure i molti rappresentanti del popolo intervistati non ne hanno saputo spiegare il significato”.
“Il differenziale tra il rendimento dei Btp decennali – continua Singetta – e gli analoghi titoli tedeschi sta dettando l’agenda del Parlamento e le scelte del Governo e del Capo dello Stato. Eppure, i parlamentari intervistati hanno fornito risposte degne dei migliori palcoscenici dei teatri di avanspettacolo. Non voglio immaginare quali risposte sarebbero stati in grado di inventare se le domande fossero state rivolte a conoscere il ruolo del “levered free cash flowe”. Eppure, dopo la magra figura rimediata da quelli che furono intervistati in merito alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, c’era da aspettarsi, su argomenti di scottante attualità, ben altra preparazione da chi è chiamato a prendere decisioni nell’interesse di tutti noi”.
“E’ forse il caso – conclude Singetta – che oltre alla riforma elettorale, da tanti auspicata pubblicamente, ma ostacolata nei fatti, si prenda anche in considerazione l’ipotesi di un corso di aggiornamento o una verifica preliminare delle conoscenze minime che dovrebbero essere in possesso di chi pensa di poter svolgere un ruolo così importante”.