Rilievi Anac, Romaniello: risposta di Pittella inadeguata

Per il consigliere regionale del Gruppo misto “non si riesce a capire quali siano state le misure e le azioni intraprese dalla giunta regionale, ammesso ci siano state, per rimuovere le numerose violazioni normative evidenziate”

&ldquo;Dopo aver ascoltato la relazione letta ieri in Consiglio regionale dal presidente Pittella in merito ai rilievi mossi dall&rsquo;Autorit&agrave; nazionale anticorruzione (Anac) al sistema degli appalti nella sanit&agrave; lucana mi pare di poter affermare che tale relazione non risponde ai rilievi evidenziati n&eacute; chiarisce i tanti interrogativi posti dall&rsquo;Autorit&agrave;, lasciando ai cittadini lucani tutti i legittimi dubbi sulla gestione della sanit&agrave; regionale&rdquo;.<br /><br />Lo sostiene il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello per il quale &ldquo;non si riesce, in particolare, a capire quali siano state le misure e le azioni intraprese dalla giunta regionale, ammesso ci siano state, per rimuovere le numerose violazioni normative evidenziate dalla relazione n&eacute; se si sia provveduto, come espressamente richiesto dall&rsquo;Autorit&agrave;, a fornire un riscontro ai rilievi posti, nel termine di 30 giorni dalla ricezione della nota. La relazione non si limita ad evidenziare singole e circoscritte violazioni di norme ma, fatto ben pi&ugrave; grave, mette in evidenza numerose e diffuse criticit&agrave; nel sistema degli appalti utilizzato dal servizio sanitario regionale della Basilicata e, pi&ugrave; in generale, procede ad una messa in discussione del sistema nel suo complesso sotto il profilo normativo, organizzativo programmatorio e operativo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci&ograve; considerando &ndash; aggiunge – appare sempre pi&ugrave; urgente e necessario iniziare una seria discussione di carattere generale sulla sanit&agrave; in Basilicata e sulle strategie da mettere in campo per garantire la massima trasparenza agli appalti nelle aziende sanitarie. E da questo punto di vista, la relazione del presidente Pittella appare inadeguata a fornire una risposta concreta e di prospettiva.<br />Non si pu&ograve; che condividere a pieno l&rsquo;allarme lanciato dall&rsquo;Autorit&agrave; anticorruzione in relazione ai rischi e alle ricadute negative che una cattiva gestione del sistema sanitario certamente comportano per i cittadini sotto il profilo della tutela del diritto alla salute, garantito dall&rsquo;articolo 32 della Costituzione&rdquo;.<br /><br />&ldquo; Appare infatti evidente &ndash; continua Romaniello – che i risparmi di spesa, conseguibili con un pi&ugrave; efficiente processo di approvvigionamento dei servizi, potrebbero essere destinati al miglioramento dei livelli essenziali di assistenza Lea o a rendere meno gravosi i ticket sanitari. E ci&ograve; &egrave; tanto pi&ugrave; vero in un momento in cui la scarsit&agrave; di risorse a disposizione ci costringe a discutere di aumento di ticket o di messa in discussione dei livelli essenziali di assistenza o comunque di quelli aggiuntivi regionali. Tutto ci&ograve; rende urgente e non pi&ugrave; rinviabile una discussione seria sulle strategie regionali e sul progetto di riorganizzazione della sanit&agrave; in Basilicata; una discussione da sviluppare in commissione e in Consiglio in modo costruttivo ed organico, evitando che la Giunta imponga un modello blindato di cui non si possa che prendere atto&rdquo;.<br />&ldquo;Ma soprattutto &ndash; sostiene il consigliere del Gm – appare necessario invertire la tendenza e lanciare un segnale di cambiamento vero rispetto a quanto successo negli ultimi 10 anni in relazione alle nomine dei responsabili della sanit&agrave; regionale, gestita da un gruppo ristretto di dirigenti che ha di fatto impedito qualunque tipo di riforma del sistema. Significative, a tale proposito, le parole dell&rsquo;Anac che segnala come, nonostante un ingente impegno di risorse e persone, dopo quasi due anni di riunioni e discussioni per attuare una norma che la stessa regione si &egrave; data, tutto &egrave; rimasto come prima&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Assai significativa, in proposito &ndash; conclude Romaniello – la mozione&nbsp; approvata ieri con cui il Consiglio impegna la Giunta &lsquo;a dare corso a tutti gli impegni assunti con l&rsquo;ordine del giorno di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 290 del 5 agosto 2015&rsquo;, relativo al personale e al funzionamento della stazione unica appaltante di Basilicata. E&rsquo; singolare, infatti, che il Consiglio debba approvare una mozione per impegnare la Giunta a dare corso ad impegni che avrebbe gi&agrave; dovuto attuare sulla base di un altro atto precedentemente approvato dal Consiglio, per giunta all&rsquo;unanimit&agrave;&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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