”Quanto messo in campo dal centrosinistra di Basilicata è positivo perché le misure finanziarie previste, per quanto riguarda lo sviluppo, mi pare che introducono, o almeno tentano di introdurre elementi di novità, anche di semplificazione”
“Siamo di fronte ad una Finanziaria regionale di semplice tenuta, purtroppo, nel senso che siamo in una situazione in cui è complicato immaginare di fare una manovra di svolta e, quindi, siamo stati costretti alla difensiva in attesa che possa riavviarsi il ciclo della ripresa”. E’ il giudizio espresso dal capogruppo di Sel, Giannino Romaniello, nel suo intervento in Consiglio.
“La manovra del Governo nazionale – ha aggiunto – sicuramente condiziona le nostre scelte. Una manovra nazionale che fondamentalmente colpisce prevalentemente i ceti medi, come i cittadini più deboli, mentre per noi bisognava intervenire sulla patrimoniale e sulla tassazione della ricchezza, sui capitali scudati, bisognava di più e meglio definire il sistema di lotta all'evasione ed introdurre una tassa sugli elementi inquinanti, ridurre le spese militari e mettere a bando le frequenze TV. Sulla questione lavoro – ha continuato Romaniello – riteniamo che è assolutamente sbagliato attraverso l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori l’approccio che è quello di mettere in discussione diritti inviolabili dei lavoratori. Non c'è traccia dell'introduzione del reddito minimo, e quindi della riforma degli ammortizzatori sociali”.
Quanto alla Finanziaria regionale, Romaniello ha evidenziato che “continuiamo a registrare criticità molto forti sul tema della forestazione, della difesa del territorio, sul tema dei Copes (Programma Reddito Cittadinanza Solidale). Qualcuno ha parlato di superamento, io vorrei semplicemente ricordare che ci sono oltre 1.600 famiglie che hanno fatto domanda per essere sostenute, che hanno un Isee zero, quindi a coloro i quali dicono che è uno strumento di assistenza io rispondo che, certo, è di assistenza, per garantire quanto meno il diritto a sopravvivere. Considero rilevanti, pertanto, le scelte che saranno fatte nei primi 6 mesi del 2012, la capacità che avremo di accelerare i fondi comunitari e, quindi, di snellire le procedure per l'uso di questi fondi, la possibilità che avremo di poter riservare risorse finanziarie di sponda che ci permetteranno di arrivare all'assestamento di bilancio, in estate, avendo un quadro più chiaro”.
”Penso che quanto messo in campo dal centrosinistra di Basilicata è positivo perché le misure finanziarie previste, per quanto riguarda lo sviluppo, mi pare che introducono, o almeno tentano di introdurre elementi di novità, anche di semplificazione. Io cito come molto positiva la questione del credito di imposta. La stessa scelta che riguarda Obiettivo Basilicata 2012 – ha sottolineato il capogruppo Sel – credo sia utile, è stata importante, ha modificato anche il sistema di rapporto e di relazione, ma sicuramente non basta,come non basta, a mio parere, enfatizzare il contratto di rete, se nel contratto di rete dell'Automotive non c'è la Fiat. Così credo che non basti immaginare di riprendere la discussione su tutta la partita riguardo ai distretti industriali pensando di attestare funzioni importanti solo e esclusivamente alla politica piuttosto che anche ai soggetti sociali.
Servono, a mio parere, i contratti di sito, servono i contratti di area, serve cioè implementare tutti quegli strumenti che provano a garantire i diritti, a rendere flessibile il lavoro dentro un sistema di garanzia dei diritti e provano a far uscire dalla precarietà alcune centinaia e centinaia di giovani della nostra regione. E' su questo terreno che tutto il centrosinistra si deve impegnare. Sul petrolio e sull'ambiente – ha concluso – bisogna provare a cambiare registro”.