“Recuperare la fiducia nei riguardi di un ente da recuperare al ruolo che la Costituzione gli ha assegnato”
“Grazie, per questa elezione, arrivata in maniera non aspettata, arrivata a me dopo un momento di stallo e confusione che, come tutti i momenti difficili mi auguro possa essere prodromico di sviluppi nuovi e positivi. Sono onorato e spero di essere all’altezza del ruolo che mi è stato assegnato e che sento impegnativo anche in considerazione della brevità temporale in cui si dovrà concentrare la mia azione”. Così Vito Santarsiero ha esordito nel suo primo discorso in Aula come presidente del Consiglio regionale.<br /><br />“Grazie al mio partito – ha aggiunto -, al segretario e al capogruppo chi mi hanno proposto, grazie a chi ha mi ha votato, ma grazie a tutti per questo momento di comune responsabilità che chiama il presidente e il Consiglio regionale alla responsabilità di chiudere questa legislatura, completando un cammino legislativo e di programmazione già avviato e di grande importanza, legge elettorale in primis, nonché operando a supporto del duro lavoro messo in campo dal presidente Pittella per completare il suo programma di legislatura. Grazie a Franco Mollica, per quanto ha fatto con l’impegno e la passione che lo caratterizza. Come pure grazie a Piero Lacorazza per quanto aveva precedentemente fatto con uguale impegno e capacità”.<br /><br />“Il mio intento è quello di lavorare con voi – ha detto ancora Santarsiero – per rafforzare il legame tra la nostra istituzione e la società lucana, in particolare con quelle sue parti che più di tutte soffrono e più di tutte pagano il prezzo di una crisi che è stata profonda e che giustamente guardano a noi, all’ente Regione, come il luogo a loro più vicino dove trovare risposte alle loro attese, quello in cui poter veder nascere e concretizzarsi percorsi di partecipazione e di sviluppo sociale ed economico. In questa stagione di confusione politica e di ridefinizione dell’impalcato istituzionale bisogna recuperare la fiducia dei cittadini nei riguardi di un Ente che oggi viene sempre più visto con sospetto, un ente da recuperare al ruolo che la Costituzione gli ha assegnato. Come mio intento è quello di lavorare con tutti voi, presidente Pittella in primis, per rafforzare la nostra vicinanza ai territori ed ai Comuni, luogo cardine della nostra democrazia e luogo principe del nostro sistema e della nostra cultura istituzionale che li vuole avamposto nel rapporto con i cittadini e le loro esigenze. Comuni da sostenere nelle politiche e nella loro legittima rappresentanza nell’organismo che per loro abbiamo immaginato e voluto nello Statuto, la Consulta delle autonomie locali”.<br /><br />“E sempre con voi lavorerò – ha concluso – perché questa nostra straordinaria terra, dalla storia nobile e millenaria che trova una sintesi ed una proiezione nel futuro nella vicenda di Matera 2019, possa essere sempre più protagonista e partecipe dell’Europa delle Regioni, quella straordinaria comunità fatta di 500 milioni di persone che ha garantito 7 decenni di pace ad un continente che aveva vissuto due guerre mondiali. Sarà in quel contesto che , ne sono certo, la nostra regione vincerà la sua scommessa. Viva la Regione Basilicata, viva il popolo lucano”.