“I Sindaci dei comuni di Aliano, Armento, Castelsaraceno, Corleto Perticara, Gallicchio, Guardia Perticara, Missanello, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sant’Arcangelo e Roccanova con sconcerto e rammarico registrano l’ennesimo atteggiamento discriminatorio subito da parte dell’Eni a danno del loro territorio e dei cittadini che lo abitano, manifestatosi con le recenti, scandalose assunzioni nell’ambito delle attività estrattive”. Lo si apprende da una nota congiunta diffusa dal sindaco di Aliano Luigi De Lorenzo.
“I Sindaci, unanimemente, – prosegue il comunicato – chiedono all’Eni di conoscere con quali metodi e quali criteri sono state effettuate le recenti assunzioni (ben 50 solo nell’ultimo periodo), fra le quali non figura nemmeno un disoccupato del Medio Agri – Sauro.
Ciò appare ancora più stridente e difficile da spiegare anche in considerazione del fatto che l’intero territorio partecipa con risorse proprie ai processi industriali collegati alle attività estrattive”.
“Né tantomeno qualcuno può ritenere che le conseguenze negative derivanti dalle attività estrattive non riguardano questo territorio: si pensi solo al rischio incidentale, cui sono quotidianamente esposti i cittadini, per la movimentazione di mezzi e prodotti trasportati sulla S.S. 598. Non una guerra tra poveri, e men che meno tra Sindaci, – sottolineano – è necessario combattere”.
“Si cominci con la definizione di un “Piano straordinario per l’occupazione” in Val d’Agri che preveda almeno 1000 posti di lavoro, utilizzando, per esempio, l’innovativo settore della Chimica Verde, come, l’Eni già sta facendo in altre regioni d’Italia e nel resto del mondo, con l’impiego di ingenti capitali”.
“In assenza di risposte certe ed immediate – conclude la nota – i Sindaci, con i propri cittadini, sono pronti alla mobilitazione permanente".
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