“250 euro al mese, (che non bastano per viaggiare in prima classe come la figlia di Balotelli), sono la soglia minima di reddito che il nostro anacronistico fisco ha stabilito per determinare l’autosufficienza economica individuale”. Così, in una nota, il Centro di ascolto antiviolenza della Uil.
“E’ nostra opinione che le risorse destinate a questa iniziativa , tipica di una politica assistenzialista, potrebbero servire – si legge nella nota – per costituire un fondo, al quale attingere, per dare un primo ed immediato sostegno psicologico e giuridico alle donne vittime di violenza.
In aggiunta alle questioni pratiche è doveroso a tutela dei minori precisare che la vita di un bambino non si misura e si valuta solo in termini economici; l’impegno e la volontà di metterlo al mondo e di crescerlo scaturisce da una consapevolezza e maturità personale e da una forte motivazione.
In questo modo si alimenta un sistema di valori già malato che ci costringe a vedere bambini abbandonati e costretti a vivere condizioni di disagio, dimenticando che sono persone che hanno diritti, aiutiamoli a crescere prima di tutto in famiglie sane e salvaguardiamo a loro salute fisica e psicologica”.
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