Per il capogruppo del Pd “la partita delle riforme è appena cominciata e a vincere non ci sia nessun altro che le comunità che abbiamo l'onore e il dovere di governare e rappresentare”
“La presa in carico da parte dell'intero Consiglio regionale della necessità di continuare in maniera ancora più spedita e determinata il processo già avviato dall'inizio della consiliatura di contenimento dei costi della politica e l'approvazione del documento programmatico per lo Statuto a soli nove mesi dall'inizio della sua discussione, rappresentano la risposta più adeguata che la massima Assise regionale poteva dare all'istanza di rigore e senso di responsabilità che si leva sempre più forte dalla società lucana nei confronti di chi è stato democraticamente eletto”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Luca Braia sottolineando che ”il dibattito sviluppatosi intorno alla proposta di legge di iniziativa popolare sulla riduzione delle indennità e dei rimborsi, oggi riservati ai consiglieri regionali, anche se respinta all'unanimità, ha chiaramente fatto registrare la volontà di tutti i gruppi di voler articolare attorno anche allo Statuto, che ridefinirà l'organizzazione politica-istituzionale della Basilicata, una discussione aperta e trasparente anche sui temi della rappresentanza e delle modalità con le quali riconoscere ai suoi rappresentanti il giusto compenso alle giuste condizioni”.
”Ridefinire alcuni criteri di riconoscimenti dei rimborsi, definire le incompatibilità di ruoli e funzioni dei rappresentanti istituzionali, ampliare anche a tutti dirigenti ed alti funzionari la verifica della congruità economica delle indennità e dei privilegi da riconoscere, stabilire criteri di proporzionalità dei compensi tra chi esercita in maniera esclusiva il ruolo di consigliere o assessore e chi ad esso abbina un'attività privata di qualsiasi natura essa sia, definire dunque criteri che riconoscono impegno e presenze nelle attività istituzionali –prosegue Braia – sono temi complessi che vanno adeguatamente istruiti, verificati per gli aspetti costituzionali e confrontati sul territorio nazionale. Il tutto dovrà essere fatto tutelando il diritto assoluto che ogni cittadino ha, prescindendo dal suo status economico, di candidarsi e di svolgere la propria attività politica in totale autonomia, con la consapevolezza dei costi da sostenere legati ad una presenza capillare da garantire su un territorio ampio e complesso come la Basilicata e di approfondire, istruire e proporre adeguatamente, anche con l'aiuto di collaboratori ed esperti, su tutti i provvedimenti per i quali è moralmente obbligatorio prepararsi e quelli semplicemente logistici, utili e funzionali a mantenere una relazione forte con i cittadini che giustamente pretendono attenzione, ascolto e considerazione”.
”L'inizio del dibattito sull'articolato che seguirà al documento approvato ieri, relativo allo Statuto – conclude Braia -, sarà decisivo per tradurre in regole tutti i principi ed i proponimenti che sono stati ieri all'unanimità condivisi ed approvati dall'intero Consiglio regionale, a partire da quello della solidarietà tra le persone ed i territori e per ridefinire la struttura governativa lucana ed il suo rapporto con le comunità e le istituzioni locali. La partita delle riforme è appena cominciata e a vincere, mi auguro, non ci sia nessun altro che le comunità che abbiamo l'onore e il dovere di governare e rappresentare”.