Strutture sanitarie, audizione in quarta Commissione

Audito il dirigente generale del dipartimento "Politiche della Persona". Rinviato il parere sui provvedimenti legislativi riguardanti le misure in favore dell’occupazione e il reddito di cittadinanza

Audito in quarta Commissione consiliare (Politica sociale), riunitasi con la presidenza del consigliere Bradascio (Pp), il dirigente generale del Dipartimento &ldquo;Politiche della persona&rdquo;, Donato Pafundi.<br /><br />La Commissione, in apertura di seduta, non ha potuto audire il presidente dell&rsquo;Unitep di Matera, Saverio Petruzzellis, a causa della sua assenza, ed ha rinviato&nbsp;la discussione&nbsp;sul disegno di legge&nbsp;concernente il&nbsp;&ldquo;Sistema integrato per l&rsquo;apprendimento permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva (Siap)&rdquo; non essendo giunte, come ha spiegato il presidente Bradascio, le precisazioni in merito al provvedimento chieste al Dipartimento che si &egrave; &ldquo;dimostrato, in tal modo,&nbsp;inadempiente nei confronti della Commissione&rdquo;.<br /><br />La Commissione ha, quindi, audito il dirigente generale del Dipartimento &ldquo;Politiche della persona&rdquo;, Donato Pafundi, accompagnato dagli altri responsabili dell&rsquo;Assessorato, Giuseppe Montagano e Gabriella Sabino, sui punti all&rsquo;ordine del giorno concernente gli &ldquo;Indirizzi di carattere generale per la definizione dei tetti di spesa alle strutture private accreditate per l&rsquo;assistenza riabilitativa eroganti prestazioni ex articolo 26 Legge 833/1978&rdquo;. Pafundi, nell&rsquo;illustrare la delibera di Giunta di riferimento, la n.188 del 24 febbraio 2015, ha sottolineato che: &ldquo;La spesa in questione ha un impatto di 26, 5 milioni sul bilancio regionale&rdquo; e, rispondendo alle specifiche richieste dei consiglieri, ha posto in rilievo come: &ldquo;tutte le opinioni espresse sono condivisibili, ma il discorso va affrontato in fase di aggiornamento dell&rsquo;intera questione. La ratio del provvedimento &ndash; ha aggiunto &ndash; &egrave; quella di assegnare alle strutture eroganti le prestazioni ex articolo 26 della Legge 833/1978, quale tetto di spesa quello regionale pari all&rsquo;intero volume consuntivo dell&rsquo;anno 2013, comprensivo del budget e dell&rsquo;extra &ndash; budget. Il tetto di spesa &egrave; unico, fisso ed invalicabile ed &egrave; pari alla somma del 98 per cento (budget) della spesa consuntiva per l&rsquo;anno 2013 e del 2 per cento (extra &ndash; budget da considerarsi quale valore massimo) per le prestazioni erogate in eccedenza al budget da remunerarsi a tariffa ridotta del 20 per cento. Altra priorit&agrave; &egrave; quella di prevedere &ndash; ha continuato Pafundi &ndash; la possibilit&agrave; che le Aziende sanitarie locali, su proposta delle associazioni di categoria di appartenenza e con l&rsquo;accordo delle singole strutture erogatrici, possano trasferire tra le strutture private accreditate quote di tetto, fermo restando la spesa consuntiva complessiva regionale del 2013. Impegnare, altres&igrave; &ndash; ha concluso &ndash; le Aziende sanitarie locali a ridurre la spesa per prestazioni ex articolo 26 Legge 833/1978 erogate fuori regione, consentendo l&rsquo;utilizzo delle relative economie per la stipula di nuovi contratti ovvero per la modifica dei tetti con le strutture private accreditate con riferimento alla spesa sostenuta e consuntivata nell&rsquo;anno 2013 in mobilit&agrave; passiva tale da garantire, comunque, il rispetto delle previsioni previste al comma 1 dell&rsquo;articolo 12 della legge regionale 5/2015&rdquo;.<br /><br />Il presidente Bradascio (Pp) aveva evidenziato che: &ldquo;Il sistema non soddisfa i cittadini e si &egrave; difronte ad organizzazioni e lavoratori che finalizzano le loro azioni solo alla salvaguardia di se stessi. Occorre &ndash; ha detto &ndash; rivoluzionare il sistema, tenendo presente che vi sono centri fuori regione che hanno iniziato nuovi tipi di terapie riabilitative che in Basilicata non vengono erogate&rdquo;. Il consigliere Romaniello (Gm)&nbsp; ha chiesto di conoscere: &ldquo;Il quadro complessivo delle prestazioni erogate dalle strutture&rdquo;, mentre il consigliere Galante ha parlato esplicitamente della &ldquo;necessit&agrave;, che &egrave; poi l&rsquo;indicazione della Commissione, di dover giungere ad un&rsquo;altra sanit&agrave;, perch&eacute; quella attuale &egrave; insoddisfacente&rdquo;. Il consigliere Napoli (Pdl-Fi) ha fatto notare che: &ldquo;Il provvedimento in discussione attiene ai tetti di spesa e che, quindi, tutte le altre considerazioni vanno poste sul piano politico, con il Presidente della Giunta e l&rsquo;Assessore al ramo. Utile e necessario, dunque, che il tema venga esplicitato in una seduta congiunta della seconda, che ha competenze in merito al monitoraggio, controllo e verifica delle politiche regionali, e quarta Commissione, avendo quali interlocutori i responsabili politici regionali della Sanit&agrave;&rdquo;.<br /><br />Pafundi &egrave; stato anche audito in merito al provvedimento di Giunta riguardante il Patto per la salute e l&rsquo;approvazione degli &ldquo;Standard delle strutture complesse, semplici, incarichi di coordinamento e posizioni organizzative delle Aziende sanitarie della Regione Basilicata&rdquo;. Il dirigente generale del Dipartimento ha illustrato gli obiettivi ed i contenuti della delibera di Giunta e, soprattutto, i criteri per la determinazione degli standard delle varie strutture. &ldquo;Il nuovo assetto &ndash; ha sottolineato &ndash; determina una notevole riduzione dei costi e il calcolo degli standard delle strutture complesse, semplici, nonch&eacute; gli incarichi di coordinamento sono stati effettuati nel rispetto delle indicazioni del nuovo regolamento, sulla base di dati e parametri che tengono conto della popolazione residente al 31 dicembre 2013; posti letto per acuti pari a 3 per mille abitanti; posti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie 0,7 per mille abitanti; la riduzione dei posti letto per saldo negativo della mobilit&agrave; sanitaria ospedaliera; 1 struttura complessa ospedaliera ogni 17,5 posti letto; 1 struttura complessa non ospedaliera ogni 9.158 abitanti; 1,31 strutture semplici per ogni struttura complessa; 1,6 funzioni di coordinamento per struttura complessa; 0,4 posizioni organizzative per funzione di coordinamento&rdquo;.<br /><br />Per il consigliere Napoli: &ldquo;Occorre verificare se quanto previsto dalla legge regionale 26/2011 &egrave; stato attuato e, di questo, dovrebbe farsi carico la seconda Commissione consiliare in ragione delle sue competenze, oltre alla necessit&agrave; di audire in una seduta congiunta con la quarta Commissione il Presidente della Giunta e l&rsquo;Assessore al ramo perch&eacute; spieghino con esaustivit&agrave; la rimodulazione dei dati&rdquo;. Il presidente Bradascio ha assicurato la convocazione di una seduta congiunta delle due Commissioni sugli argomenti trattati, chiedendo l&rsquo;audizione di Pittella e Franconi, con la raccomandazione, in virt&ugrave; dei tempi contingentati, di non andare oltre gioved&igrave; 19 marzo, data della prossima riunione dell&rsquo;organismo consiliare.<br /><br />La Commissione ha, quindi, rinviato l&rsquo;esame della proposta di legge su &ldquo;Modifiche ed integrazioni dell&rsquo;articolo 21 della legge regionale 27 gennaio 2015, n.5 &ndash; Legge di Stabilit&agrave; regionale&rdquo; d&rsquo;iniziativa dei consiglieri Bradascio ed altri.<br /><br />In merito alla proposta di legge su &ldquo;Misure in favore dell&rsquo;occupazione e del rilancio dell&rsquo;economia&rdquo; d&rsquo;iniziativa dei consiglieri Galante e Pietrantuono, la Commissione ha deciso che il provvedimento sar&agrave; discusso nel corso di una seduta ah hoc, gi&agrave; prevista per luned&igrave; 16 marzo alle ore 9.30, che comprender&agrave; l&rsquo;esame, anche, di tutti gli altri provvedimenti legislativi sul tema, vale a dire il disegno di legge predisposto dalla Giunta, la pdl del consigliere Romaniello circa la &ldquo;Istituzione del Reddito di cittadinanza&rdquo; e la pdl d&rsquo;iniziativa popolare avente ad oggetto &ldquo;Reddito minimo garantito&rdquo;.<br /><br />Hanno preso parte ai lavori della Commissione, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Gianni Leggieri (M5s), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Giannino Romaniello e Aurelio Pace (Gm), Carmine Castelgrande, Mario Polese e Achille Spada (Pd), Paolo Galante (Ri), Francesco Mollica (Udc), Francesco Pietrantuono (Psi), Michele Napoli (Pdl-Fi), Nicola Benedetto (Cd).<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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