Con il documento si impegna il presidente della Regione ad intervenire presso gli organi competenti per chiarire i termini di applicazione delle recenti norme, che permetterebbero il pagamento ridotto solo per le abitazioni principali dei pensionati
Una recente legge (la n. 80/2014) modifica le norme per il pagamento delle imposte sulle abitazioni di proprietà di cittadini italiani residenti all’estero, permettendo il pagamento ridotto della Tari e della Tasi su “una sola unità immobiliare direttamente adibita ad abitazione principale posseduta da cittadini non residenti nel territorio dello Stato ed iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso”.<br /><br />Per questo motivo il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione presentata dal consigliere Mollica (Udc), che impegna il presidente della Giunta regionale “a porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché i Comuni della nostra Regione possano dare attuazione all’art. 9 della legge n. 80/2014 prima della scadenza degli imminenti adempimenti Imu”.<br /><br />Con lo stesso documento si chiede inoltre a Pittella “di sollecitare gli organismi preposti a fornire chiarimenti circa le prerogative dei Comuni e precisare se gli enti territoriali, nell’ambito della loro potestà legislativa e regolamentare, nonostante la norma nazionale, possano emanare egualmente regolamenti che prevedano l’assimilazione ad abitazione principale delle unità immobiliari possedute in Italia dai connazionali residenti all’estero a prescindere dal possesso dello status di pensionato” e di attivarsi “affinché venga chiarito e specificato quali soggetti rientrano nella categoria di pensionati esentati dal pagamento e come i possibili beneficiari possono soddisfare l’onere della prova a loro carico circa la dimostrazione del possesso dello status richiesto nei rispettivi Paesi di residenza”.