Usi civici, approvato ddl di riordino della legge 57/2000

Fanelli: la gestione efficiente ed efficace dei beni di uso civico rappresenta un presidio di salvaguardia ambientale e culturale del patrimonio e del paesaggio agro-silvo-pastorale della Basilicata

Significativo impulso all’accertamento dei demani civici originari, migliore gestione del territorio regionale e semplificazione dei vari procedimenti in materia, spesso oggetto di incertezze interpretative che hanno finora rallentato l’azione amministrativa. Sono queste le ragioni che giustificano le modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 57 del 12 settembre 2000 (“Usi civici e loro gestione in attuazione della legge n. 1766/1927 e R.D. n. 332/1928”), contenute nel disegno di legge da ultimo approvato dalla Giunta regionale.
“La gestione efficiente ed efficace dei beni di uso civico – spiega l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli – costituisce un’occasione rilevante per lo sviluppo del territorio regionale in generale e, più specificamente, per lo sviluppo delle popolazioni rurali. Inoltre,  rappresenta un presidio di salvaguardia ambientale e culturale del patrimonio e del paesaggio agro-silvo-pastorale della Basilicata”.
Con tale consapevolezza, sulla base dei principi delle leggi n. 1766 del 1927 e n. 168/2017, nonché delle recenti sentenze della Corte Costituzionale, il disegno di legge provvede alla risistemazione delle disposizioni contenute nella legge regionale n. 57/2000.
Tra le principali novità proposte, vi è il riordino dei procedimenti amministrativi per differenziare quelli che riguardano i mutamenti del diritto di uso civico, le sclassificazioni ed eventuali alienazioni, da quelli inerenti alla legittimazione e affrancazione, la definizione di un metodo univoco di determinazione del canone di legittimazione e del capitale di affrancazione, l’individuazione del procedimento relativo alla presentazione delle istanze di sclassificazione o mutamento di destinazione d’uso e delle perizie stralcio e la semplificazione del procedimento di acquisizione del titolo di istruttore e perito demaniale, che consente l’iscrizione all’elenco aperto della Regione da parte dei tecnici esperti del territorio e quelli in materie storico-giuridiche.
“Le modifiche e integrazioni contenute nel disegno di legge approvato – conclude l’assessore Fanelli – consentiranno di recuperare l’estremo ritardo relativo all’accertamento dei demani civici originari, alla individuazione della natura dei diritti di uso civico e, in generale, alla chiusura delle operazioni demaniali”.

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