De Filippo: un altro importante passo in avanti per completare il ricco mosaico di presidi culturali della Basilicata. Mastrosimone: dalla scuola occasioni di sviluppo e occupazione per i nostri giovani
Nessun altro indugio per la Scuola di restauro a Matera. Entro due mesi il via libera dal Ministero per i Beni culturali, con un decreto, per la sezione distaccata nella città dei Sassi dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro.
Una notizia attesa per l’importanza che la Scuola di restauro riveste per Matera e per la Basilicata e che è stata confermata in questi giorni. Oggi la firma di una convenzione, definitiva, dà l’avvio alla scuola, un’area eccellente di ricerca e innovazione per la conservazione del patrimonio culturale.
Intorno al tavolo la Regione Basilicata, il ministero, l’Istituto superiore di restauro, la Provincia e il Comune di Matera, e la Fondazione Zetema hanno confermato i termini dell’accordo.
Sede della scuola sarà l’ex convento di Santa Lucia. Nelle more, sarà attivato presso l’Istituto romano un percorso di formazione destinato ai docenti della sede materana.
La scuola rilascerà il titolo accademico di restauratore equipollente al diploma di laurea specialistica quinquennale. I primi corsi saranno quelli in conservazione e restauro per l’area specialistica in Materiali lapidei, litoidi e manufatti derivati.
“Con l’istituzione ufficiale della sezione distaccata dell’Istituto centrale di restauro si compie un altro importante passo in avanti per completare il ricco mosaico di presidi culturali e di ricerca presenti in Basilicata”, ha commentato il presidente della Regione Vito De Filippo.
“Si conclude così un percorso che ha visto la Regione fortemente impegnata per coordinare l’intesa fra enti pubblici e privati, assumendosi la responsabilità di destinare al progetto un adeguato investimento e il necessario supporto infrastrutturale. Si tratta di un’iniziativa – ha continuato De Filippo – per il raggiungimento di un obiettivo strategico che amplierà ancor di più i confini regionali, rafforzando ulteriormente le politiche per la ricerca e per la valorizzazione del patrimonio culturale”.
“Un’occasione unica per la Basilicata – ha affermato l’assessore alla Formazione, Lavoro e Cultura, Rosa Mastrosimone – che si avvale di un luogo privilegiato per la valorizzazione dei beni culturali. Con la scuola di restauro Matera, patrimonio mondiale dell’umanità con i suoi Sassi e capitale di storia e di cultura, si candida a esercitare un ruolo importante per la conservazione del patrimonio artistico e monumentale non solo della regione ma anche di altri siti del Mezzogiorno. Come hanno dimostrato i recenti fatti di cronaca c’è bisogno di una più alta attenzione verso un capitale, quello della cultura, che nel nostro Paese non ha uguali. Perciò dalla scuola di restauro nella città dei Sassi, segnale di grande considerazione per la nostra regione, può scaturire sviluppo e occupazione per i nostri giovani”.
nic