Nel dibattito in corso a Matera sulla tassa di soggiorno per i turisti che visitano Matera intervengono nuovamente gli operatori turistici con una nota di Basilicata Tour:
“Può avere senso – si chiedono – chiedere ai visitatori di pagare per un servizio ad oggi inesistente? In piazza della Visitazione mancano i bagni, c'è un rudere pericolante, l'asfalto è ai minimi termini, le strisce pedonali invisibili, il sistema di drenaggio non funziona e mancano persino i cestini per i rifiuti. Senza parlare dell'assenza di un infopoint istituzionale”.
“Almeno fino al 10 settembre piazza della Visitazione sarà interdetta agli autobus turistici per via dell'evento “Matera è fiera”: qual è il parcheggio alternativo che in quei giorni sarà destinato alla sosta degli autobus turistici?".
Come si fa – aggiunge Basilicata Tour – "a calcolare entrate nell'ordine di 250-300 mila euro rivenienti dalla tassa d'ingresso se il Comune di Matera non ha mai effettuato monitoraggi su base annua dell'afflusso di autobus e non esistono dati ufficiali?
“Nel nostro settore, a differenza di altri ambiti della vita cittadina, – prosegue il comunicato – la parola d'ordine non è improvvisazione ma programmazione: i gruppi turistici che hanno prenotato una visita a Matera già molti mesi fa, accettando i nostri preventivi (che ovviamente non facevano riferimento alla tassa d'ingresso, di cui non eravamo a conoscenza), saranno tenuti al pagamento della tassa d'ingresso? E in quale misura? Il Comune di Matera farebbe bene a dare subito delle risposte, perché se dal 1 settembre gli ignari tour operator italiani e stranieri in visita a Matera saranno multati, l'amministrazione dovrà far fronte ad una valanga di ricorsi. Forse, come fa notare anche il consigliere Lamacchia dai banchi della maggioranza, varrebbe la pena riconsiderare la tassa, per evitare che quest'ultima si trasformi in un boomerang per gli operatori turistici e per la stessa amministrazione”.
BAS 05