Il coordinamento delle associazioni di Venosa esprime “il disappunto per le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori stranieri giunti nell’Alto Bradano per la stagione della raccolta del pomodoro” e segnala che “in contrada Boreano, lungo la strada Mulini Matinelle e in alcuni insediamenti sparsi nel territorio”, alcuni di loro “ vivono in edifici fatiscenti senza acqua potabile, energia elettrica, servizi igienici e senza che venga fornito un regolare servizio di raccolta dei rifiuti”. Il coordinamento, accogliendo “positivamente l’apertura dell’ambulatorio per stagionali all’interno dell’ospedale di Venosa e l’avviamento delle liste di prenotazione” chiede però “che i campi di accoglienza previsti vengano aperti immediatamente, e che tali luoghi, essendo designati all’ospitalità di lavoratori, siano aperti al contributo di tutti (lavoratori, enti locali, associazioni, singoli cittadini), e non chiusi ai visitatori e alle associazioni”. Il coordinamento, infine, fa sapere che offrirà “servizi di orientamento legale, orientamento socio-sanitario, assistenza sanitaria, nonché l’organizzazione di attività socio-culturali quali la scuola di italiano. A breve sarà diffusa una carta dei servizi, redatta in più lingue e aperta a tutte le realtà che vogliano proporre delle attività, in grado di fornire un orientamento”.
bas 02