Fp-Cgil: “Bene azzeramento lavoro interinale in Arpab”

“La Fp-Cgil Potenza valuta positivamente e condivide l’accordo sottoscritto l’11 gennaio da Cgil, Cisl e Uil Basilicata, nonché da Fp-Cgil e Fp-Cisl di Basilicata nel quale è stato sancito il fondamentale e inderogabile principio del superamento del lavoro in somministrazione fino ad oggi massivamente utilizzato in Arpab nello svolgimento delle delicate funzioni e attività connesse al Masterplan”. Lo sostengono in una nota il segretario generale della Fp-Cgil, Giuliana Scarano e la componente della Rsu Cgil dell’Arpab, Lucia Summa. “Da subito – aggiungono – la FP CGIL aveva evidenziato la non compatibilità di tali funzioni con il lavoro svolto in somministrazione, sottolineando che seppur in presenza di una limitata capacità assunzionale, il rimedio sostitutivo non poteva certo essere il ricorso al lavoro interinale che, oltre ad essere una procedura di reclutamento al di fuori dei principi di trasparenza e selettività che regolano le procedure concorsuali, pone in una condizione di precarietà e debolezza i lavoratori. Non a caso il testo unico sul pubblico impiego ne ammette l’utilizzo esclusivamente per rispondere ad esigenze di carattere temporaneo o eccezionale. Nella convinzione che il ricorso a forme di lavoro interinale non può essere una soluzione a carenze strutturali dell’ente abbiamo da sempre chiesto e sollecitato di dare corso a procedure concorsuali. L’accordo sottoscritto in Regione, sul quale hanno espresso condivisione nella odierna delegazione trattante la FP CGIL e la RSU CGIL, va esattamente in questa direzione in quanto consente la sostituzione del lavoro interinale con la più appropriata formula del contratto a tempo determinato, previo espletamento delle relative procedure concorsuali ai sensi del DPR 220/2001. Selezioni dunque aperte, trasparenti e conformi ai principi sanciti dalla normativa sul reclutamento di personale nella pubblica amministrazione a garanzia dell’autonomia e della terzietà degli stessi lavoratori nello svolgimento delle loro attività. È indubbio, infatti, che, a differenza del contratto in somministrazione, il contratto a tempo determinato alle dirette dipendenze dell’ente pubblico è la sola forma contrattuale che consente il pieno, autonomo e legittimo svolgimento delle funzioni che tale personale è chiamato a svolgere, in primis controlli, ispezioni e monitoraggi ambientali nonché attività laboratoristiche e di accreditamento dei laboratori, attività che dovranno trovare priorità tra quelle declinate nel Masterplan. La scelta di aderire alla possibilità di derogare al tetto del 20%, scelta espressamente prevista dal CCNL del comparto sanità 2016-2018, è pertanto subordinata all’effettivo azzeramento del lavoro interinale attraverso la sua sostituzione con i contratti a tempo determinato ed ha carattere temporaneo, in quanto legata all’espletamento delle procedure concorsuali e selettive per l’attivazione dei suddetti contratti nel periodo massimo di 60 giorni. L’accordo sottoscritto l’11 gennaio segna un importante passo in avanti nella qualità del lavoro flessibile all’interno dell’ARPAB, sancendo il superamento del lavoro interinale e delle forme e modalità di assunzione discrezionali nella p.a. e riportando nell’alveo della trasparenza le relative procedure a garanzia di autonomia e terzietà nello svolgimento delle funzioni che l’ente è deputato a svolgere”. 

  

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